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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Bruxismo: Cause Psicologiche

Possono esservi cause psicologiche alla base del bruxismo? Diversi studi, nel corso degli anni, hanno indagato a fondo circa la presenza di possibili legami tra il digrignamento dei denti e fattori psicologici e i risultati a cui sono giunti sembrerebbero confermare l'esistenza di un nesso. Tutto ciò, tra l'altro, evidenzia e conferma ancora una volta l'importanza, ai fini di un efficace trattamento di molte patologie, di un approccio multidisciplinare.


Ciò vuol dire che, nell'ambito del bruxismo, qualora si abbia il sospetto che il digrignamento dei denti sia la conseguenza di uno stato psico-fisico non ottimale, è assolutamente da considerare una cooperazione tra la gnatologia e la psicologia e, dunque, tra esperti nel trattamento di problematiche gnatologiche e professionisti che si occupano della salute mentale. In questo articolo cercheremo di descrivere più nel dettaglio le implicazioni psicologiche del bruxismo.


bruxismo cause psicologiche


Il legame tra stress, ansia e digrignamento dei denti


Il bruxismo è un disturbo piuttosto comune che può manifestarsi in due differenti modalità:


  • Digrignamento (sfregamento dei denti inferiori contro quelli superiori);
  • Serramento (i denti restano chiusi ma si verifica una forte contrazione delle mascelle) involontario dei denti.


Nella stragrande maggioranza dei casi, i sintomi del bruxismo si palesano durante il sonno. Le cause sono multifattoriali ma le componenti psicologiche sembrano giocare un ruolo particolarmente rilevante. Infatti, condizioni come lo stress, l’ansia e la depressione sono tra i principali fattori scatenanti del bruxismo, soprattutto nella sua forma cronica. Chi soffre di bruxismo può andare incontro a diversi disturbi, tra cui:


  • Frequenti mal di testa, soprattutto al risveglio;
  • Dolori muscolari e articolari al viso e alla mandibola;
  • Disturbi del sonno;
  • Danni a denti e gengive, specie se il problema viene trascurato o non adeguatamente trattato.


Diversi studi scientifici hanno evidenziato una forte correlazione tra bruxismo e condizioni psicologiche come nevroticismo (tendenza a vivere emozioni negative con maggiore intensità), depressione, ansia, stress lavorativo o familiare. Inoltre, sembra che soggetti più inclini al perfezionismo o all’irritabilità siano maggiormente esposti al disturbo. Anche la solitudine, l’insoddisfazione personale o lavorativa e i conflitti interpersonali sono considerati fattori di rischio.


Quali sono le altre cause del bruxismo?


Quella psicologica non è l'unica causa del bruxismo. È importante tenere conto anche di fattori fisici e genetici. Come detto poc'anzi, lo stress e l’ansia possono incidere fortemente su questa condizione in quanto favoriscono l'aumento della tensione muscolare nei muscoli masticatori. In fasi di forte stress, il corpo entra in una sorta di modalità di “allerta” che può indurre al serramento o al digrignamento involontario dei denti.


Anche i disturbi del sonno, come l’apnea ostruttiva notturna, sono stati associati a episodi di bruxismo. Durante le interruzioni temporanee della respirazione, è frequente osservare un’attivazione dei muscoli della mandibola che porta al digrignamento dei denti.


Un altro fattore da non sottovalutare è il disallineamento dentale (malocclusione) che può indurre il soggetto a digrignare nel tentativo di far combaciare i denti in modo più naturale. Inoltre, in alcuni casi, l'insorgenza del disturbo potrebbe dipendere anche da una predisposizione genetica.


Spesso questi fattori si combinano tra loro: lo stress cronico, ad esempio, può compromettere la qualità del sonno che, a sua volta, può scatenare episodi di bruxismo notturno. È per questo che il bruxismo viene definito un disturbo multifattoriale, nel quale i fattori emotivi, comportamentali e fisici si influenzano a vicenda.


Come gestire il bruxismo?


La gestione del bruxismo richiede un approccio multidisciplinare che tenga conto delle cause sottostanti e dei sintomi segnalati dai pazienti o dai loro cari. In molti casi, è necessario agire su più fronti contemporaneamente. Se si ha la certezza che la componente emotiva possa incidere notevolmente sul disturbo, potrebbe essere sensata la scelta di mettere in atto tecniche di gestione dello stress e praticare attività come yoga, meditazione, respirazione profonda o anche una semplice passeggiata all'aria aperta. È altrettanto importante:


  • Adottare uno stile di vita sano;
  • Svolgere regolarmente attività fisica;
  • Seguire una dieta equilibrata;
  • Dedicare il giusto tempo al riposo.


Oltre alle tecniche di gestione dello stress, è essenziale intervenire anche dal punto di vista gnatologico. In questo ambito, uno gnatologo può proporre specifiche terapie fisiche e funzionali per proteggere la struttura dentale e ridurre le tensioni muscolari. Tra i trattamenti più indicati vi sono:


  • L’utilizzo del bite notturno, un dispositivo realizzato su misura che si indossa durante il sonno per evitare il contatto diretto tra le arcate dentali e limitare i danni da serramento o digrignamento;
  • La fisioterapia mandibolare, utile per rilassare i muscoli coinvolti nella masticazione e alleviare dolori muscolari o articolari;
  • Esercizi specifici di riabilitazione neuromuscolare, talvolta prescritti per migliorare la funzionalità della mandibola e correggere eventuali disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).


Una valutazione approfondita da parte di un professionista della gnatologia è, quindi, fondamentale per identificare il trattamento più adatto al singolo caso, soprattutto nei pazienti che presentano una forma cronica o invalidante di bruxismo.


Considerazioni finali


La gestione del bruxismo non sempre può limitarsi solo ad una terapia fisica o odontoiatrica: è fondamentale affrontarne anche le cause psicologiche, se presenti. In molti casi, una valutazione psicologica è tanto importante quanto la visita gnatologica. Trattare l’origine emotiva del problema può ridurre sensibilmente la frequenza e l’intensità degli episodi. La consulenza di uno psicologo potrebbe, inoltre, aiutare a raggiungere un buon equilibrio tra lavoro e vita privata, mettendo in campo efficaci strategia di gestione dello stress, anche grazie al supporto dei propri familiari e/o amici.


Scopri di più anche sul legame tra bruxismo e fattori neurologici.

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