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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Finalmente sonni tranquilli: basta russare

Basta russare! Ad ognuno di noi può capitare sporadicamente di russare, ma se accade frequentemente, può influenzare la qualità del sonno e la sua durata. Studi dimostrano che circa il 40% della popolazione russa. Durante il sonno, i muscoli del collo e della faringe si rilassano restringendo le vie aeree superiori. Il flusso d‘aria vi transita ad una velocità superiore, facendo vibrare alcune parti nella zona faringea; il rumore prodotto di questa vibrazione è il russare. Russare è quindi un processo meccanico, a cui si può ovviare meccanicamente.


Il russamento leggero o primario non ha conseguenze sulla salute, mentre ne ha la roncopatia (il russamento patologico). Russare è più comune nel sesso maschile con una componente non trascurabile di ereditarietà. Il 4% di uomini ed il 2% di donne tra i 30 ed i 60 anni a causa del russamento presentano un elevato numero di apnee notturne mentre il numero delle persone che russano oltre i 60 anni con un numero elevato di apnee notturne raggiunge l’11% della popolazione. Nei bambini il russamento per l’ipertrofia delle adenoidi e delle tonsille non è raro,  risulta,  però,  essere passeggero nella maggior parte dei casi.


Apnea: arresto respiratorio durante il sonno


 A partire da un certa livello di gravità l‘apnea del sonno è una disfunzione grave che può essere causa oltre che di sonnolenza diurna anche di serie malattie sistemiche. L‘apnea è un arresto del respiro.


L’apnea ostruttiva è una restrizione completa delle vie respiratorie, mentre nell’apnea centrale viene a mancare il riflesso centrale del respiro. L’ipoapnea è invece una riduzione del volume del respiro superiore al 50%. La gravità di questa disfunzione viene determinata ricorrendo all’indice di apnea/ipoapnea (AHI). Un’apnea/ipoapnea dura almeno 10 secondi. Si contano le apnee per ora di sonno, 10 apnee all’ora, danno un indice pari a 10.


Un indice da 0 a 5 è considerato normale, da 5 a 10 lieve, da 10 a 20 di media entità, e sopra 20 si ha apnea grave del sonno.

L‘apnea ostruttiva è caratterizzata dall’interruzione di un russamento (roncopatia) molto rumorosa. L‘apnea centrale invece non dà sintomatologia esterna.


Come agisce il bite antirussamento? La velocità del flusso d’aria diminuisce e si affievoliscono le vibrazioni rumorose delle parti molli.


Il bite antirussamento è costituito da un bite trasparente per l’arcata dentaria superiore ed uno per l’arcata inferiore. La mandibola viene mantenuta in posizione o anteriorizzata a mezzo di due connettori che uniscono lateralmente i due bite.  Il bite  lascia mobilità alla mandibola, ma impedisce abbassamenti e movimenti all’indietro.


Indagini cliniche  hanno dimostrato che l’anteriorizzazione mandibolare riduce il russare in oltre l‘80% dei pazienti e l’indice di apnea può essere ridotto di oltre il 50% .


Quando è indicato il bite antirussamento? Dato che nella quasi totalità dei casi il russare è causato da restrizione delle vie aeree, si può prevedere che il bite antirussamento sia in grado di portare sollievo.

La struttura costruttiva non impedisce la respirazione con la bocca. Un peso corporeo notevolmente superiore alla norma può, però, essere di ostacolo.

Un indice di massa corporea BMI (Body Mass Index) maggiore a 30 riduce progressivamente l‘efficacia di tale bite.

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