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Segnalato da: laRepubblica, IlGiornale, Salute33, ForumSalute.it
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Bite effetti collaterali

Una delle domande che si pongono coloro che starebbero prendendo in considerazione la possibilità di mettere un bite è se questo apparecchio abbia degli effetti collaterali. Ricordiamo, infatti, che il bite nasce allo scopo di aiutare le persone a risolvere un fastidioso problema noto come bruxismo.


bite effetti collaterali


Quante tipologie di bite esistono?


Spesso, si tende addirittura a pensare che tutti i bite siano uguali. In realtà, ci sono diverse tipologie di bite:


  • Bite ad avanzamento mandibolare;
  • Bite di stabilizzazione;
  • Bite morbidi/rigidi;
  • Bite a copertura parziale.


Conoscere le varie tipologie di bite è importante, in quanto i possibili effetti collaterali tendono a cambiare a secondo del tipo di apparecchio indossato.


Si parla di bite ad avanzamento mandibolare quando si fa ricorso ad un apparecchio il cui compito è quello di portare in avanti la mandibola nel momento in cui si chiude la bocca. Se il bite viene predisposto per essere utilizzato sull’arcata superiore, è necessaria l’aggiunta di un piano inclinato dietro i denti incisivi. In tal modo, infatti, all’atto di chiusura della bocca, i denti anteriori inferiori siano indotti a muoversi in avanti, così da favorire, per l’appunto, l’avanzamento della mandibola.


Il bite di stabilizzazione si caratterizza per il fatto di avere una superficie piatta, la quale va a coprire tutti i denti. Questo apparecchio non interviene sulla posizione della mandibola. I denti vengono leggermente divisi dallo spessore del bite, in maniera tale che l’occlusione sia stabile. In genere, i bite di stabilizzazione vengono indossati sull’arcata superiore. Serve a garantire protezione ai denti in caso di bruxismo o, in presenza di dolori articolari, a ridurre le infiammazioni e le tensioni muscolari.


Sono morbidi i bite che possono avere differente spessore e che possono essere posizionati su entrambe le arcate. Essi hanno la funzione di aiutare a prevenire l’usura dei denti nei pazienti che soffrono di bruxismo e che non avvertono sintomi come dolori muscolari o a livello delle articolazioni. I bite rigidi, invece, vengono solitamente realizzati in resina acrilica e hanno lo scopo di favorire il rilassamento della muscolatura masticatoria, contribuendo alla riduzione o eliminazione di sintomi come acufeni, cefalea e dolori cervicali.


I bite a copertura parziale hanno la particolarità di non coprire tutti i denti. È il caso del bite di Gelb, progettato da un dentista statunitense, che viene posizionato sull’arcata inferiore ma che copre soltanto i premolari e molari inferiori. Si tratta di un apparecchio dalla grande comodità. Per giunta, è quasi invisibile e, dunque, può essere utilizzato senza difficoltà anche nelle ore diurne.


Rientra nel bite a copertura parziale anche il bite SCI. La copertura, in questo caso, è limitata esclusivamente agli incisivi superiori e l’unico punto di contatto è con gli incisivi inferiori. Esiste anche il modello opposto di bite, il quale ovviamente viene posizionato sugli incisivi inferiori.


Bite: le possibili controindicazioni


La maggior parte degli effetti collaterali del bite sono veramente lievi e transitori. È il caso, ad esempio, di:


  • Piccole irritazioni che possono coinvolgere la lingua, le labbra oppure le guance;
  • Aumento della produzione di saliva;
  • Afte (piccole lesioni della mucosa orale);
  • Accumulo sui denti di placca batterica;
  • Sensazione di vomito;
  • Difficoltà nel parlare.


Si tratta, in ogni caso, di sintomi non molto gravi, i quali possono affievolirsi o scomparire del tutto attraverso delle piccole modifiche all’apparecchio. Non mancano, però, effetti collaterali leggermente più complessi e da non sottovalutare, come:


  • Cambiamenti significativi nell’occlusione dentale;
  • Modifiche della posizione della mandibola.


Bisogna, infatti, considerare che la posizione assunta dai denti è frutto di una sorta di equilibrio che viene raggiunto tra varie forze. Da un lato abbiamo la lingua che tende a spingere i denti verso l’esterno. Al contrario, la spinta esercitata da labbra e guance è verso l’interno della bocca. Un ruolo molto importante è esercitato dai contatti tra i denti limitrofi. Pensiamo, ad esempio, ai denti antagonisti, la cui vicinanza serve ad impedire un ulteriore avanzamento verso l’esterno.


L’inserimento di un bite tra i denti tende, per ovvie ragioni, a modificare quell’equilibrio di forze che è stato raggiunto. A lungo termine, l’utilizzo del bite, specie se non limitato agli orari notturni ma esteso anche alle ore diurne, potrebbe arrivare a modificare la posizione dei denti. In particolare, i contatti tra i denti anteriori potrebbero diminuire, causando quello che nel gergo medico è conosciuto come morso aperto inferiore. Potrebbe, però, sorgere anche la condizione opposta, vale a dire il morso aperto posteriore.


Se ti è stato consigliato un bite rigido, ci sono minori probabilità di incappare in una di queste condizioni. Ciò in quanto i bite rigidi coprono tutti i denti e sono costantemente in contatto con i denti antagonisti. Al contrario, i rischi sono maggiori per i cosiddetti bite a copertura parziale.


Per i bite ad avanzamento mandibolare, la principale criticità da considerare consiste nel fatto che il paziente, nel tempo, potrebbe abituarsi alla posizione della mandibola in avanti e faccia fatica a ripristinare la posizione di partenza. Per evitare che ciò accada è fondamentale sottoporsi con una buona frequenza ad una visita gnatologica. Lo gnatologo, infatti, effettuerà dei controlli rispetto all’occlusione dentale. Inoltre, è importante il contributo dei pazienti, i quali dovrebbero sempre consultare lo specialista qualora dovessero accorgersi anche di piccole modifiche ai denti susseguitesi all’inserimento del bite.


Un’altra controindicazione che non è molto comune riguarda la possibile comparsa di allergie. A tal proposito, potrebbero verificarsi sintomi come arrossamento o bruciore di:


  • Lingua;
  • Gengive;
  • Guance;
  • Labbra.


Tale condizione potrebbe sorgere a seguito del contatto tra questi organi o regioni facciali o della bocca e il bite. In circostanze del genere, è molto probabile che la causa della reazione allergica sia da ricercare nel materiale che è stato utilizzato per la realizzazione del bite. Di conseguenza, costruendo il bite con un materiale a cui il paziente non è allergico, è molto probabile che tutti i sintomi poc’anzi elencati vadano a scomparire.


Occhio anche a quei casi in cui il paziente arrivi a manifestare una sorta di dipendenza psicologica dal bite. I benefici derivanti dall’impiego dell’apparecchio potrebbero essere stati positivi a tal punto da non riuscire più a farne a meno. Il timore, infatti, è che i sintomi possano comparire nuovamente.

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